Dopo due anni e mezzo di chiusura per restauro, le sale di Palazzo Viani Dugnani tornano di nuovo fruibili. L'appuntamento espositivo di apertura è una retrospettiva sullo scultore impressionista Paolo Troubetzkoy, in concomitanza con i 150 anni dalla nascita.
Con 150 Troubetzkoy 1866-2016, il Museo del Paesaggio di Verbania – allestito all’interno di Palazzo Viani Dugnani – riapre finalmente i battenti dopo un biennio di chiusura dovuto ad interventi di restauro.
In programma dal 4 giugno al 30 ottobre 2016, la mostra curata da Federica Rabai – conservatrice del Museo piemontese – ripercorre la carriera dello scultore e pittore italiano originario proprio dell’area di Verbania, attraverso 150 sculture in gesso. Si tratta di una selezione dell’articolato patrimonio donato al museo dagli eredi dell’artista per sua espressa volontà.
Paragonato a Rodin e definito dalla critica internazionale “scultore impressionista“, Paolo Troubetzkoy ha operato nel contesto europeo e statunitense dell’epoca, realizzando tra l’altro il monumento a cavallo dello zar Alessandro III, a San Pietroburgo, ancora oggi visibile.
Le figure femminili, i ritratti e le ballerine rientrano tra i suoi soggetti preferiti e la mostra offre ampia visione di questo specifico ambito. Celebre per le patinature dei suoi gessi – in bronzo, giallo ocra, verde oliva – l’artista viene anche omaggiato nel percorso espositivo attraverso la ricostruzione del suo studio francese e di quello distrutto da un incendio nel borgo di Suna; un riallestimento reso possibile da alcune foto storiche conservate presso il Museo.
La visita di 150 Troubetzkoy 1866-2016 può rappresentare l’occasione per riscoprire gli spazi rinnovati dell’istituzione museale piemontese, la cui collezione permanente si compone di dipinti, sculture e testimonianze archeologiche.
[Immagine in apertura: Paolo Troubetzkoy, Mia moglie, databile al 1911, gesso patinato bronzo, 183x80x76 cm. Immagine nell’articolo: Paolo Troubetzkoy, Sheila Johnson, 1924, gesso non patinato, 23x33x24 cm]