L’undicesima edizione di Manifesta, la biennale europea itinerante, approda nella città svizzera con un ricco calendario di eventi e mostre satellite. In attesa dell’acclamata art week nella vicina Basilea.
Quest’anno tocca a Zurigo ospitare l’appuntamento numero 11 con Manifesta, la rassegna biennale dedicata all’arte contemporanea conosciuta per il suo carattere itinerante. Fino al 18 giugno, la manifestazione curata da Christian Jankowski occuperà gli spazi della Löwenbräukunst, della Helmahaus e di altri luoghi “satellite” della città zurighese, attirando gli sguardi internazionali sugli esiti della creatività contemporanea.
What people do for money è il titolo che raccoglie i numerosi interventi degli artisti invitati a esprimersi sul tema dell’edizione 2016: il lavoro. Fra le molteplici proposte in mostra spicca il controverso intervento di Mike Bouchet: il suo The Zurich Load è il risultato della raccolta e dell’allestimento di 80mila chilogrammi di feci umane, prodotte quotidianamente dagli abitanti della città, in una stanza sigillata.
Oltre agli eventi strettamente legati a Manifesta 11, Zurigo ospita una serie di eventi espositivi che valgono una visita. Tra questi spicca la mostra Dada Africa, al Museum Rietberg, nell’anno in cui il celebre movimento d’avanguardia compie un secolo, e l’importante retrospettiva intitolata a Francis Picabia dalla Kunsthaus, che ospita anche la personale di Akram Zaatari. Restando in ambito Dada, la galleria Hauser & Wirth dedica un omaggio a Schwitters, Miró e Arp, mentre John Baldessari è in scena da Mai 36.