Dal 18 giugno al 1 novembre 2016 uno degli interpreti più prolifici del Quattrocento italiano è al centro di una mostra ospitata nella cornice della Pinacoteca di San Gimignano. Un progetto espositivo al quale è legata anche una corposa serie di iniziative culturali.
È la prima volta che San Gimignano omaggia Benozzo Gozzoli con una mostra così esaustiva dell’attività svolta dall’artista nel proprio territorio. Originario di Firenze, Gozzoli trascorse infatti un quadriennio della sua vita nella città in provincia di Siena, dopo aver già lavorato in Umbria e nel Lazio e prima di operare anche in territorio pisano.
Fino al primo novembre, con la mostra Benozzo Gozzoli a San Gimignano, la Pinacoteca comunale – nella quale sono conservate testimonianze di pregio di pittori che operarono in quest’area dalla fine del Duecento fino a tutto il Quattrocento – prosegue nell’itinerario di valorizzazione e di studio delle proprie collezioni avviato, negli ultimi anni, con gli appuntamenti focalizzati su Pintoricchio e Filippino Lippi.
Curata da Gerardo de Simone e Cristina Borgioli, la rassegna ha come protagonista la tavola di Benozzo Gozzoli che rappresenta la Madonna col Bambino e angeli tra i santi Giovanni Battista, Maria Maddalena, Agostino e Marta: per l’occasione sarà eccezionalmente ricomposta. Si tratta di un’operazione senza precedenti, resa possibile dai prestigiosi prestiti del Musée du Petit Palais di Avignone, del Museo Thyssen-Bornemsza di Madrid e della Pinacoteca di Brera.
L’opera, secondo il curatore Gerardo de Simone, “esalta il felice connubio, caratteristico dell’autore, tra la moderna misura rinascimentale appresa dall’Angelico e il profuso decorativismo che esalta la ricchezza e la preziosità dei materiali discendente dal filone tardogotico di Gentile da Fabriano“.
[Immagine in apertura: Benozzo Gozzol, Pala di Santa Maria Maddalena. Madonna col Bambino e angeli tra i santi Giovanni Battista, Maria Maddalena, Agostino e Marta, predella con San Girolamo e Beato Bartolo, Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza