Un ciclo di concerti e visite guidate a ingresso gratuito anima uno dei gioielli architettonici meglio custoditi di Firenze: la struttura ospedaliera di Santa Maria Nuova, tra i più antichi complessi del genere al mondo.
Un antico complesso ospedaliero nel cuore di Firenze, le note della musica classica, sacra e profana, che risuonano tra bellezze artistiche e architettoniche ancora poco note al grande pubblico: questi gli ingredienti salienti del programma messo a punto per l’estate 2016 dal Conservatorio Luigi Cherubini e dalla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus.
Con l’iniziativa Passeggiate musicali: il Cherubini all’Ospedale di Santa Maria Nuova, si susseguiranno infatti quattro concerti, associati ad altrettante visite guidate alla scoperta di un gioiello a due passi dal Duomo di Firenze.
Fino al 16 luglio prossimo, ad essere coinvolti saranno gli spazi dell’Ospedale di Santa Maria Nuova, recentemente restaurati e riaperti al pubblico – con i suoi ambienti monumentali, tra cui il Salone Martino V (da cui si gode una spettacolare vista sul Duomo) e i chiostri storici (nella foto in apertura) – dove si esibiranno i musicisti del Conservatorio Cherubini, secondo un programma che spazia nel tempo e nei generi: da Ludwig van Beethoven ad Astor Piazzolla, Johann Sebastian Bach a Richard Galliano.
Si tratta di “una collaborazione pensata già da mesi – ha sottolineato Paolo Zampini, direttore del Conservatorio – che si concretizza in una serie di appuntamenti di grande livello, sia per la qualità delle proposte del Cherubini sia per la bellezza dei luoghi dove si svolgeranno i concerti. È particolarmente significativa questa partnership, in quanto entrambi coesistiamo in uno spazio meraviglioso, nel centro della città, cuore del famoso Quadrilatero delle Arti.”
Giancarlo Landini, vice presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus, ha poi aggiunto che “questa collaborazione rappresenta una sinergia tra eccellenze fiorentine di grande tradizione che, insieme, danno il loro apporto per qualificare sempre di più la nostra città come un polo importante a livello culturale all’interno di una grande tradizione umanistica e scientifica“.