Sta per prendere il via la nuova edizione del festival cinematografico bolognese intitolato alla biografia, con la consueta sezione dedicata ai protagonisti del mondo dell’arte contemporanea.
È ormai un legame consolidato, quello fra il Festival Biografilm e la cinematografia incentrata sull’arte in tutte le sue forme. Anche la dodicesima edizione della rassegna bolognese – in programma dal 10 al 20 giugno – dedicherà ampio spazio a Biografilm Arte, realizzato in collaborazione con Sky Arte HD.
Dal teatro alla poesia, dal fumetto alla critica alla musica, senza dimenticare le imprescindibili esperienze visive, Biografilm Arte riunisce in un’unica sezione i film fuori concorso che affrontano il tema della creatività artistica, attraverso lo sguardo dei suoi più famosi esponenti.
Spiccano i focus dedicati a Christo – attualmente all’opera in Italia con The Floating Piers, l’imponente installazione ambientale ideata per il Lago d’Iseo – e a Marina Abramovic, omaggiata da The Space In Between: Marina Abramovic and Brazil (nella foto in apertura), di Marco Del Fiol, un pellicola al confine tra diario intimo e osservazione antropologica.
Inoltre, la rassegna presenterà al pubblico una ricca serie di pellicole ispirate alle più varie forme d’arte.
Nell’elenco dei titoli in programma compare anche Rotte Indipendenti, l’inedito omaggio alle realtà musicali italiane indipendenti che tengono alta la creatività nostrana (in onda il 15 giugno su Sky Arte HD, lo stesso giorno in cui verrà proiettato al Festival); Segantini. La vita, la natura, la morte di Francesco Fei, che vede Filippo Timi nel ruolo del celebre pittore ottocentesco (a dicembre sulla rete Sky); Andrea Pazienza – Fino all’estremo di Paolo Caredda, che i nostri telespettatori già hanno avuto modo di apprezzare sul piccolo schermo.
Infine, due titoli prossimamente in palinsesto su Sky Arte HD sono in programma a Bologna: Ossessione Vezzoli di Alessandra Galletta, frutto della conversazione con un vero e proprio istrione dell’arte contemporanea, e Porno e libertà di Carmine Amoroso, un ritratto delle dissacranti personalità che, nell’Italia degli Anni Settanta, scelsero la pornografia come arma per combattere la censura.