Emilio D'Alessandro, assistente e amico dell'indimenticabile regista scomparso nel 1999, ha svelato i progetti ai quali Kubrick stava lavorando prima della morte. E non mancano le sorprese.
Stanley Kubrick era interessato a realizzare una sua versione del Pinocchio di Collodi. Avrebbe voluto “farlo a modo suo, aveva in mente qualcosa di veramente grande“, ha dichiarato al Guardian Emilio d’Alessandro, assistente e amico del celebre regista, nonché autore del libro “Stanley Kubrick e me“, edito da Il Saggiatore e di recente pubblicato anche in lingua inglese.
Questa una delle dichiarazioni dello storico collaboratore del cineasta statunitense, figura cult della cinematografia mondiale, premiato con il Leone d’oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia del 1997, che aveva in mente di firmare anche una pellicola sulla Seconda Guerra Mondiale.
Ad affascinarlo sarebbe stata proprio la vicenda simbolo dell’area natale di d’Alessandro, quel Monte Cassino, nel Lazio, dove venne combattuta una delle battaglie più aspre dell’intero conflitto.
Ad Eyes Wide Shut del 1999, il controverso thriller psicosessuale con protagonisti Tom Cruise e Nicole Kidman, uscito postumo, sarebbero dovuti quindi seguire almeno altri due film, il primo dei quali – Pinocchio – rivolto ad un pubblico di bambini. Una pellicola che Kubrick immaginava come potenzialmente godibile anche dai suoi amatissimi nipoti.