Con 'Punk in Britain' la Galleria Carla Sozzani, in Corso Como 10, esplora il fenomeno che ha rivoluzionato il linguaggio della moda e della musica, partendo da Londra per espandersi nel mondo.
Londra, 1976: i Sex Pistols salivano sui palchi inglesi cantando “I wanna be Anarchy, in the City“, con i loro vestiti strappati e le borchie. Nasceva così, 40 anni fa, quel fenomeno che partendo dalla musica si è espanso fino alla moda e al costume, oggi al centro di Punk in Britain, la nuova mostra della Galleria Carla Sozzani di Milano, in programma dal 12 giugno al 28 agosto 2016.
Combinando più di 90 fotografie – opere di Simon Barker (Six), Dennis Morris, Sheila Rock, Ray Stevenson, Karen Knorr e Olivier Richon – con disegni, collage e con le iconiche grafiche di Jamie Reid, la rassegna esplora le declinazioni di un movimento nato come reazione al periodo della depressione inglese; un fenomeno capace di delinearsi come un’alternativa spontanea, ma chiaramente identificabile, al formalismo dell’epoca. Il percorso espositivo di Punk in Britain comprende anche due sezioni speciali, una dedicata ai video – con clip televisivi, performance e interviste – l’altra alle fotografie di John Tiberi.
Tra le opere in mostra, sono imperdibili i lavori già citati di Jamie Reid, l’artista artefice dell’identità visiva, marcatamente trasgressiva, del punk, ancora oggi immediatamente riconoscibile. Nelle vesti di curatore della grafica dei Sex Pistols, Reid ha realizzato anche il ritratto God Save the Queen, la celebre immagine della regina Elisabetta II “sbarrata”, pubblicata sulla copertina del disco-manifesto dei Sex Pistols. Uscito nel maggio 1977, durante il Giubileo d’Argento, l’album raggiunse quota 25mila copie vendute: un traguardo di tutto rispetto per gli anni Settanta.