Nell'anno in cui si celebra il centenario del Dadaismo, con 'Dadaglobe Reconstructed' il Museum of Modern Art di New York offre ai suoi visitatori una grande mostra organizzata insieme al Kunsthaus Zürich. Portando a compimento il grande progetto che il fondatore del movimento non riuscì a realizzare...
Dopo l’esordio a Zurigo – la città svizzera dove, una sera di febbraio del 1916, tra le mura del mitico Cabaret Voltaire nacque il movimento dadaista in reazione alla barbarie della Prima Guerra Mondiale – la mostra Dadaglobe Reconstructed sbarca oltreoceano. Dal 12 giugno al 18 settembre 2016, saranno infatti esposte al MoMA – Museum of Modern Art di New York le opere che una quarantina di artisti inviarono a Tristan Tzara nel 1921: testi, immagini e lavori che sarebbero dovuti confluire nel volume antologico Dadaglobe.
Ideato dal poeta e saggista di origine romena, tra i fondatori del Dadaismo, l’ambizioso progetto intendeva raccogliere e documentare, nella forma di un’antologia, l’intera produzione artistica e letteraria del movimento. Per riuscire nell’intento Tristan Tzara chiamò a raccolta una cinquantina di artisti e scrittori, attivi in 10 paesi diversi; si mise all’opera per dare vita alla pubblicazione, ma fu costretto ad abbandonare l’intento a causa di difficoltà finanziarie. Dadaglobe non fu mai realizzato e per lungo tempo rimase nell’oblio.
Tuttavia, in previsione delle celebrazioni per il centenario di Dada e dopo sei anni di ricerche d’archivio intensive, Dadaglobe Reconstructed ha trovato finalmente compimento ed è stato pubblicato. Tutti i lavori presenti nel volumi saranno visibili al MoMA, nel percorso espositivo curato da Adrian Sudhalter e Samantha Friedman e reso possibile grazie al supporto della Swiss Arts Council Pro Helvetia.
[Immagine in apertura: Nic Aluf, Portrait of Sophie Taeuber with her Dada Head, 1920. Gelatin silver print, 20.9 × 16.6 cm. Galerie Berinson, Berlin © 2016 Artists Rights Society (ARS), New York/VG Bild-Kunst, Bonn]