È un'animazione lontana dagli stereotipi e dalla tecniche tradizionali quella in scena, fino al 19 giugno 2016, ai Giardini del Frontone di Perugia. La sesta edizione del 'RabbitFest' attinge a piena mani dai temi forti dell' attualità e propone anche una serie di iniziative collaterali, tra musica e illustrazione.
Sono opere premiate nei più importanti festival mondiali dedicati al cinema di animazione – e che, in molti casi, non hanno avuto in Italia una distribuzione cinematografica – quelle inserite nel cartellone del RabbitFest – International Animation Festival, in programma a Perugia, fino al 19 giugno 2016.
La sesta edizione della manifestazione umbra, promossa dall’Associazione Culturale SkunkPerugia, continua così nel suo intento di scardinare quella convinzione che legherebbe il cinema di animazione in forma esclusiva al pubblico dei giovanissimi.
Oltre al denso programma di proiezioni che avranno luogo nell’arena dei Giardini del Frontone, RabbitFest – International Animation Festival propone anche RabbitKids – la due giorni a misura di bambino con attività pomeridiane a cura del neonato Kidsbit – e RabbitOff, una sezione sulle avanguardie digitali che raccoglie video sperimentali, videoclip animati e motion graphic.
Confermata anche quest’anno l’attenzione verso l’universo dell’illustrazione, come dimostra pure la scelta di affidare al giovanissimo illustratore americano James Fenner la realizzazione del poster del RabbitFest. All’appuntamento perugino sono associati quattro riconoscimenti – Miglior cortometraggio internazionale; Migliore produzione italiana; Miglior corto per bambini; Miglior corto sperimentale – che saranno assegnati da una giuria tecnica internazionale.
Infine, ad arricchire ulteriormente l’offerta dell’evento, ci saranno il concerto degli Opez, in un’inedita formula illustrata – con il contributo dal vivo dell’artista umbro Aimone Marziali e del videomaker Simone Pucci – e l’esibizione del “polistrumentista onirico” Gianfranco De Franco.