Con circa circa 450 immagini, opera di maestri dell'obiettivo e di celebri reporter, 'La nostra storia. Ieri e oggi nelle fotografie de l'Espresso' tratteggia 60 anni di giornalismo e di passione per il racconto della realtà. Con lo sguardo rivolto verso l'Italia, contestualizzata all'interno del panorama internazionale.
Con il percorso espositivo de La nostra storia. Ieri e oggi nelle fotografie de l’Espresso, Palazzo Reale a Milano accoglie fino all’11 settembre 2016 un’ampia selezione scatti proposti – dal 1955! – sulle pagine di una delle più diffuse riviste nazionali. Da sempre fortemente orientato all’impiego dell’immagine fotografica – “ingrandita, enfatizzata, esaltata, d’autore” – l’Espresso ha scelto di celebrare il traguardo dei 60 anni, festeggiati nel 2015, con un appuntamento espositivo (a ingresso gratuito) allestito in un luogo fortemente simbolico dell’identità milanese.
Attraverso un percorso tematico che ripercorre le tappe salienti della storia nazionale e internazionale – dal boom economico alla contestazione giovanile e operaia, dalla caduta del muro di Berlino alla grande stagione di Mani Pulite – La nostra storia. Ieri e oggi nelle fotografie de l’Espresso raccoglie circa 450 immagini, opera di maestri del genere e di notissimi reporter.
Tra gli autori presenti si segnalano Letizia Battaglia, Nick Ut, Uliano Lucas e le firme di agenzie ormai scomparse – come Sygma, Gamma, Grazia Neri – o ancora operative, quali Magnum, Contact Press e Agence VU.
La mostra non rinuncia ad ampliare la proprio visuale anche sulla stringente attualità, proponendo servizi fotografici recenti, come i lavori di Massimo Sestini nel mare di Lampedusa, di Alex Majoli sulla strage del Bataclan e di Andrea Jemolo su Expo Milano 2015.
Si tratta di “un’occasione unica per celebrare una voce imprescindibile del giornalismo italiano – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Filippo Del Corno – e illustra la capacità del glorioso settimanale di raccontare gli avvenimenti, le trasformazioni sociali e di costume e i protagonisti che hanno fatto la storia del nostro Paese.”