In occasione dell'Estate Fiorentina 2016, per la manifestazione 'Uno sguardo sull'Arno' si susseguiranno 10 appuntamenti, che uniranno il metodo della 'Archeologia Narrante' a due diversi itinerari lungo fiume, in barca e in gommone. Per recuperare un'importante memoria della città di Firenze.
Si susseguiranno fino al 1 settembre, i 10 appuntamenti del singolare progetto Uno sguardo dal fiume: la storia di Firenze raccontata dall’Arno, che intende invertire il consueto punto di osservazione sul capoluogo toscano, scegliendo il suo celebre corso d’acqua come luogo privilegiato di partenza.
Inserita nel denso programma dell’Estate Fiorentina 2016 e curata da Enjoy Firenze – Cooperativa Archeologia – in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Archeologia Narrante, l’Associazione Culturale “I Renaioli” e l’Associazione T-Rafting Sentieri blu in Toscana – l’iniziativa punta al coinvolgimento dei partecipanti grazie al metodo dell’archeologia narrante: una forma di comunicazione emotiva – concepita dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze – il cui è obiettivo è vivificare i siti archeologici, attraverso forme di linguaggio e di divulgazione alternative.
Attraverso il lavoro sinergico tra studiosi, attori, registi, gli ospiti di Uno sguardo dal fiume avranno l’opportunità di conoscere l’operoso passato del fiume Arno, una “strada d’acqua” essenziale per il funzionamento di numerose attività produttive di assoluto rilievo per l’economia locale.
“Uno sguardo dal fiume è un’occasione unica per vivere una Firenze insolita e inedita, – ha dichiarato a riguardo Tommaso Sacchi, responsabile Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze e curatore Estate Fiorentina 2016. – Altro fattore non trascurabile è che il 2016 è l’anno in cui ricordiamo una delle vicende storiche che più ha segnato Firenze: l’alluvione del ’66. In questo contesto, un’iniziativa che racconti l’Arno in chiave positiva, dando una lettura oggettiva e storica di quelle che sono le bellezze che si affacciano sul fiume, si inserisce perfettamente in questa ricorrenza durante la quale il fiume diventa protagonista della geografia culturale della città.”