La disegnatrice spagnola Laura Pérez Vernetti ha raccontato in un graphic novel la vita del poeta della rivoluzione russa, scomparso a soli 36 anni. Rievocando lo stile dei manifesti di propaganda sovietica.
Definito “il poeta della rivoluzione russa” Vladimir Vladimirovič Majakovskij ha diviso la sua breve esistenza tra poesia, grafica, teatro, politica; in un’epoca in cui il Futurismo, il Suprematismo e il Costruttivismo erano dominanti, è riuscito a mantenersi orgogliosamente autonomo e inventivo pur assimilando gli spunti più eterogenei.
C’è tutto questo e molto di più nell’appassionante biografia, dal titolo Il caso Majakovskij, disegnata dall’autrice spagnola Laura Pérez Vernetti, che ha deciso di raccontare la vita del poeta e drammaturgo sovietico, morto suicida a soli 36 anni, con un incalzante graphic novel in rosso e nero.
Traducendo a fumetti anche alcune delle sue più note e vibranti poesie, attraverso il richiamo a toni e stili dei fotomontaggi e dei famosi manifesti di propaganda prodotti dal costruttivista Rodchenko, con il quale Majakovskij aveva fondato un’agenzia pubblicitaria nel 1923.
Tutto questo perché, come ha dichiarato l’autrice, “In lui arte e vita sono una cosa sola. La sua vita appassionante si rispecchia nei suoi versi”.