L’impressionismo di Caillebotte, da Parigi a Madrid

18 Luglio 2016

Gustave Caillebotte, Barche a remi sul fiume Yerres, 1877, olio su tela (c) Washington National Gallery of Art

Si concentra sull’opera del pittore francese Gustave Caillebotte, tra i più originali esponenti dell’Impressionismo francese, il nuovo appuntamento espositivo al via al Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid.
L’istituzione spagnola – con la collaborazione del Musée des Impressionismes Giverny – dedica al pittore, collezionista e mecenate originario di Parigi, Caillebotte, painter and gardener; mostra strutturata in quattro sezioni, ciascuna focalizzata sui luoghi nei quali l’artista fu attivo.

Dalla Parigi di Haussmann alla cittadina di Yerres nell’Île-de-France, dove era ubicata la tenuta di famiglia; dagli scenari naturali lungo la Senna fino all’esplorazione della Normandia e al contesto dei giardini di Le Petit-Gennevilliers, il percorso espositivo tratteggia l’intera carriera di Caillebotte.
Dopo un esordio come pittore di soggetti naturalistici, in particolare giardini, a Yerres, Caillebotte fu tra i partecipanti alla seconda mostra impressionista nel 1876, periodo nel quale intraprese anche l’attività di mecenate, sia comprando numerose opere dai suoi colleghi artisti sia curando l’organizzazione degli appuntamenti di pubblica presentazione.

A lungo considerato un autore di livello amatoriale e relegato a un ruolo marginale rispetto ai grandi nomi del rivoluzionario movimento, il pittore viene finalmente indagato in maniera approfondita, attraverso un evento che ne rivela la profonda originalità del contributo artistico.
Curata da Marina Ferretti, Caillebotte, painter and gardener raccoglie 64 dipinti che riflettono la personale interpretazione dell’Impressionismo da parte del pittore, prematuramente scomparso a 45 anni: mettendo da parte il richiamo esercitato dai temi più comuni come le stazioni ferroviarie, i caffè affollati e i luoghi di intrattenimento urbani, ampiamente raffigurati da vari interpreti della corrente pittorica, Caillebotte scelse di volgere lo sguardo verso la campagna, i paesaggi dell’Atlantico, gli spazi verdi, i giardini e l’orticoltura.
Assoluto sostenitore della pittura en plein air, Caillebotte riuscì a trasferire all’interno delle sue tele le sue passioni, oggi ampiamente restituite dall’antologica che Madrid gli dedica per tutta l’estate.