Entra nel vivo "Il giardino ritrovato", il programma culturale che raccoglie arte, musica, danza e teatro in occasione della riapertura del magnifico giardino di Palazzo Venezia, nel centro storico di Roma. Lunedì 4 luglio a salire sul palco sarà la Compagnia Virgilio Sieni.
Con Sonate Bach – di fronte al dolore degli altri anche la Compagnia Virgilio Sieni diviene protagonista della manifestazione Il giardino ritrovato,il progetto che da giugno a settembre consente ai romani e ai visitatori che sceglieranno la Capitale di riappropriarsi dell’arte verde di Palazzo Venezia, finalmente restituita alla città, dopo alcuni anni di chiusura e abbandono.
Per celebrare la conclusione dei lavori di restauro e adeguamento strutturale, il Polo Museale del Lazio ha promosso la speciale iniziativa che si avvale della curatela di Sonia Martone, direttore del Museo Nazionale del Palazzo di Venezia, e di Anna Selvi, con la collaborazione di Davide Latella.
Lunedì 4 luglio, le Tre Sonate per violoncello e pianoforte di J.S. Bach verranno interpretate da Giulia Mureddu, Sara Sguotti, Nicola Cistemino e Jari Boldrini della Compagnia Virgilio Sieni. L’intenso spettacolo di danza, con coreografia e regia di Virgilio Sieni – figura di primo piano della scena contemporanea italiana e direttore della Biennale Danza di Venezia – è il risultato di una composizione tra 11 coreografie, ciascuna delle quali si propone di sondare il tema del dolore.
Ogni scena si riconnette esplicitamente a un episodio drammatico avvenuto nello scenario dei recenti conflitti bellici, passato alla cronaca per l’escalation del dolore: da Sarajevo a Kigali in Rwanda, da Srebrenica a Tel Aviv, da Jenin a Baghdad, da Istanbul a Beslan, da Gaza a Bentalha, fino a Kabul.
A partire dalle tre sonate di J.S.Bach., i corpi dei danzatori si misureranno con l’orrore evocandolo nella sua dimensione di crudeltà; questi movimenti saranno intervallati o associati a visioni iconiche di altre epoche, selezionate a partire dai più celebri dipinti dell’arte italiana del Trecento, del Rinascimento e della corrente Manierista.
[Immagine in apertura: photo by Orlando Caponnetto]