Nel giorno dell’indipendenza americana, l’opera realizzata nel 2003 dallo scultore statunitense risulta estremamente attuale, interpretando attraverso l’arte i principi del popolo statunitense, fin dalla sua costituzione.
Il 4 luglio, negli Stati Uniti, ha un significato profondo. Oggi, infatti, è il giorno in cui si celebra l’indipendenza americana proclamata nel 1776, a seguito dell’affrancamento dal dominio inglese, sancita in maniera definitiva dalla Dichiarazione di Indipendenza.
Proprio a questo storico documento e alle vicende legate a esso si ispira l’opera scultorea realizzata da Rob Fisher nel 2003 per l’aeroporto di Philadelphia. American dream è l’emblematico titolo del lavoro, realizzato tra l’altro da un artista proveniente da una famiglia emigrata negli Stati Uniti. Composta di tre sculture, progettata in metallo, neon e vetro, l’opera di Fisher attinge direttamente ai contenuti della Dichiarazione di Indipendenza.
La citazione di una delle frasi portanti del documento, riferita al diritto alla libertà e all’uguaglianza da parte di tutti gli individui; 56 scritte al neon che riproducono altrettante firme presenti nella Dichiarazione e l’allusione alle 13 colonie originarie, riprodotte su un vetro illuminato, fanno dell’opera di Fisher un vero e proprio inno al pensiero e alla storia americani.