Con una versione ampliata del suo celebre Mistero Buffo, Dario Fo apre la programmazione del mese di agosto 2016 all'Auditorium Parco della Musica di Roma. Il Premio Nobel per la Letteratura 1997 porta in scena nella Capitale un evento teatrale straordinario, per l'unica tappa italiana.
Con Mistero Buffo, la Storia della tigre e altre storie, 2016 Dario Fo porta nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il grande teatro contemporaneo. Lo spettacolo, in programma il primo agosto, vede Fo alle prese con una nuova versione del suo Mistero Buffo, il cui esordio risale al 1969. La nuova versione è stata ampliata grazie all’integrazione di due ulteriori brani, che attingono ad altrettanti testi della sua nutrita produzione.
Dalla Storia della tigre e altre storie, del 1979, Fo presenterà infatti La storia della tigre– principale monologo di quella raccolta – mentre da Fabulazzo Osceno, del 1982, è estratta La parpaja topola.
Forte di un successo internazionale, con decine di rappresentazioni in Italia e all’estero, Mistero Buffo, ha acquisito nel tempo l’accezione di vera e propria “formula teatrale”: questa raccolta di monologhi, diversi fra loro, è stata infatti impiegata e plasmata da Fo e da Franca Rame nel corso degli anni, concedendo al loro modo di intendere e fare teatro di raccordarsi con l’attualità.
“Era il 1969. Recitavamo in un capannone di una piccola fabbrica dismessa dalle parti di Porta Romana che noi avevamo trasformato in una sala di teatro con il nostro gruppo” – ha dichiarato a riguardo Fo, ripercorrendo le origini di Mistero Buffo. “In quell’occasione Franca ed io ci alternavamo sul palcoscenico eseguendo monologhi di tradizione popolare, tratti da giullarate e fabliaux del medioevo, non solo italiane, ma provenienti da tutta Europa”.
Le integrazioni selezionate per il grande appuntamento dell’estate romana si muovono su due registri diversi. Mentre La storia della tigre attinge ad un’allegoria di tradizione cinese, in base alla quale “avere la tigre” è sinonimo di forza di volontà e di azione contro le ingiustizie sociali, La parpaja topola si lega alla sfera del sesso e all’erotismo con un’impronta comica. “Per noi recitare non è solo un mestiere, ma è anche e soprattutto un divertimento che raggiunge il massimo del piacere quando riusciamo a inventarci nuove situazioni e buttare all’aria convenzioni e regole” – ha aggiunto Fo. “Speriamo di comunicarvi questo nostro spasso e di riuscire a sorprendervi, farvi ridere e magari pensare”.
[Immagine in apertura: Dario Fo nel 2006. Photo by Michael Edwards, fonte Flickr]