C’è anche l’Italia in nomination, tra le cinque scoperte archeologiche candidate a vincere il nuovo riconoscimento internazionale. Si tratta della tomba etrusca del III secolo a.C., rinvenuta a Città della Pieve.
Dal 2015 anche le scoperte archeologiche ricevono un meritato tributo, grazie al premio annuale ideato dalla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e da Archeo – prima testata di settore italiana – e intitolato al Direttore del sito di Palmira, assassinato barbaramente mentre ne difendeva le vestigia.
L’International Archaeological Discovery Award ‘Khaled al-Asaad’ – questo il nome del riconoscimento – sarà assegnato a Paestum il 28 ottobre alla prima scoperta archeologica classificata, secondo le segnalazioni ricevute da ciascuna delle testate internazionali coinvolte, che hanno portato alla selezione delle cinque scoperte più rilevanti tra quelle avvenute nell’anno precedente.
Le nomination? Una tomba celtica a Lavau, in Francia; 22 relitti sottomarini nell’arcipelago di Fourni, in Grecia; un monumento sotterraneo nei pressi di Stonehenge, in Inghilterra; le tombe della Necropoli di Khalet al-Jam’a, in Palestina; infine una scoperta unica in Italia: una tomba etrusca del III secolo a.C. rinvenuta fortuitamente nei pressi di Città della Pieve, mentre un contadino stava arando un terreno agricolo.
Si tratta di due grandi sarcofagi e di due urne cinerarie, sulla cui sommità è riprodotto un uomo in posizione semi seduta, ora in fase di restauro presso il Museo Civico Diocesano Santa Maria dei Servi della cittadina umbra.
[Immagine in apertura: Tomba etrusca del III secolo a.C., Museo Civico Diocesano Santa Maria dei Servi, Città della Pieve. Photo by Claudia Giraud]