Nove i concerti in cartellone con le stelle del jazz internazionale, dalla pianista newyorchese Carla Bley al nuovo progetto partenopeo di Stefano Bollani. E non manca neppure un omaggio a Frank Zappa.
Dopo la versione invernale, arriva anche la summer edition del 28esimo Valdarno Jazz Festival, in programma dal 4 al 25 luglio nei comuni di San Giovanni Valdarno, Montevarchi, Terranuova Bracciolini e – per il primo anno – Loro Ciuffenna.
Nove i concerti in cartellone con le stelle del jazz internazionale, da Carla Bley a Stefano Bollani. Nel programma, anche l’omaggio a Frank Zappa del Riccardo Fassi Tankio Band 5tet, che ripercorrerà 30 anni di carriera del poliedrico musicista, interpretando i suoi brani più amati, riarrangiati per l’occasione: un lavoro di riflessione su materiali raramente eseguiti nel panorama jazzistico, affrontato con verve ed ironia per trovarne una nuova, personalissima chiave di lettura.
Al Valdarno Jazz spicca il nome della pianista newyorchese Carla Bley, con l’ultimo album Andando el tiempo, l’ennesimo di una carriera solista cominciata nel 1974. Mentre gli anni Sessanta la vedono in prima linea nel sostenere il jazz d’avanguardia, fondando con il trombettista Michael Mantler la Jazz Composers Orchestra Association – laboratorio cooperativo di musicisti aderenti al free jazz – nel corso del decennio seguente la Bley dà vita a una big band, tuttora attiva, che porta il suo nome. In Italia ha lavorato con i trombettisti Paolo Fresu, Enrico Rava e con il trombonista Gianluca Petrella.
L’altro highlight del festival riguarda Stefano Bollani (nella foto in apertura di Valentina Cenni) e il suo nuovo progetto Napoli trip, dedicato all’universo musicale partenopeo. Napoli per Bollani è una vecchia ma mai sopita passione che ora racconta in un disco – “un affresco”, come ama definirlo – la cui creazione lo ha spinto a comporre nuovi brani e a improvvisare sulla musica partenopea del passato.
Sul palco si esibirà insieme a un grandissimo personaggio napoletano, il sassofonista Daniele Sepe, oltre che in compagnia di un “compare” di vecchia data, il clarinettista Nico Gori, e del grande Jim Black alla batteria.