Per fare dei Philips Lighting Headquarters un ambiente di lavoro efficiente, armonioso, in linea con gli standard internazionali di innovazione, lo studio LAVA ha messo a punto un progetto che porta alla mente i concetti di riflessione, diffusione ed emissione: caratteri distintivi della luce, sia naturale sia artificiale.
In partner con INBO e JHK, il team di progettisti di LAVA – acronimo di LABORATORY FOR VISIONARY ARCHITECTURE – ha da poco concluso il proprio intervento in un palazzo risalente alla metà del XX secolo, destinato al Philips Lighting Headquarters, a Eindhoven.
Esteso su una superficie di 10.700 metri quadrati, l’intervento si inserisce nel filone del cosiddetto design parametrico e offre a quanti frequentano questo luogo di lavoro e di rappresentanza l’esperienza di un’immersione in un ambiente visivamente sorprendente.
A un “cielo” di 1500 elementi sospesi a soffitto – ottenuti a partire da pannelli piramidali, con una superficie dipinta di bianco e una porzione specchiante – è affidato il compito di accogliere i visitatori e di qualificare lo spazio. Come foglie in sospensione sui rami, le singole partizioni portano alla mente la luce che filtra attraverso gli alberi, evocandone le tre azioni distintive: la riflessione, la diffusione e l’emissione.
“È un po’ come un ecosistema, con vari effetti visivi“, ha spiegato Alexander Rieck, uno dei tre fondatori dello studio che attualmente ha tre sedi, a Sydney, Stoccarda e Berlino.
Attivo sui fronti dell’edilizia residenziale, del design per gli ambienti di lavoro, dell’ospitalità di lusso e della ricerca, il team LAVA si caratterizza per un preciso approccio proteso verso l’innovazione tecnologica, senza rinunciare al peculiare interesse per l’analisi e la reinterpretazione dei sistemi strutturali di origine naturale.