Sviluppato in sinergia con i Royal Botanical Kew Gardens di Londra, il Grand Beedapest Hotel è una struttura ricettiva a misura d'ape. L'obiettivo? Tenere accesi i riflettori sul decisivo ruolo svolto da questi insetti nell'ecosistema di cui noi stessi facciamo parte.
Attinge esplicitamente alla pellicola Grand Budapest Hotel del regista Wes Anderson, il primo hotel di lusso per api, non a caso ribattezzato Grand Beedapest Hotel.
Il prototipo, realizzato in balsa, si ispira alla struttura alberghiera che fa da cornice all’acclamato film, riproducendone in miniatura la struttura e il distintivo colore rosa della finitura esterna, ed è destinato ad ospiti del tutto speciali: le api.
L’originale idea, messa a punto da un’importante azienda inglese del settore Beverage, con la collaborazione dei Royal Botanical Kew Gardens di Londra, rientra in una campagna di sensibilizzazione volta ad accrescere la consapevolezza sull’importante ruolo svolto dalle api, direttamente responsabili dell’impollinazione di un’ampia varietà di fiori.
A motivare lo sviluppo di questo modello sperimentale – i cui interni, rigorosamente a misura di api, presentano anche l’ironico Rose Lemonade Restaurant, con tanto di piatti di polline caramellato – c’è un dato diffuso dai biologi della Bristol University: nel Regno Unito, le api continuano a migrare verso i centri urbani abbandonando la campagna, nonostante la maggior parte degli inglesi continui ad associarle a tale contesto.
Anche per questo, il Grand Beedapest Hotel potrebbe essere replicato nell’ottica di favorire l’approvvigionamento di cibo e la sopravvivenza delle api.