In occasione del settantesimo compleanno di una delle costumiste teatrali più celebri al mondo, la sua città natale dedica a Frida Parmeggiani un omaggio sentito, ospitando una rassegna intitolata a una dirompente vena creativa.
La sua è una carriera quarantennale, che rivela l’incredibile talento di un’artista fra le più rappresentative del Novecento e del tempo presente. Classe 1946, Frida Parmeggiani celebra quest’anno il 70esimo anniversario della propria nascita e la sua città natale partecipa ai festeggiamenti con un atteso evento espositivo.
Dal 16 settembre all’8 gennaio, gli spazi di Merano Arte accolgono la mostra Figurazioni tessili, organizzata in quattro sezioni, ospitate rispettivamente dall’associazione trentina e dal Palais Mamming Museum, altro importante polo culturale della città. Disegnatrice di costumi tra le più apprezzate al mondo, Frida Parmeggiani ha collaborato con registi del calibro di Rainer Werner Fassbinder, Samuel Beckett e Andrè Heller, senza dimenticare Lou Reed, David Byrne, Tom Waits e, soprattutto, Robert Wilson.
Il percorso allestito negli ambienti di Merano Arte presenta alcune nuove creazioni, composte da tredici figure singole – vere e proprie sculture tessili – incentrate sul rapporto tra natura, spazio e volume. Per la prima volta, Frida Parmeggiani ha potuto lavorare liberamente, senza confrontarsi con attori e sceneggiature, ricorrendo a un linguaggio profondamente minimalista, impreziosito da tessuti di valore, combinati con metalli di grande impatto estetico.
[Immagine in apertura: Frida Parmeggiani, Figurazione tessile n. 4, photo Franck Evin]