Qual è il lascito delle esperienze di avanguardia sull'arte contemporanea? La mostra 'The Power of the Avant-Garde. Now and Then' esplora il tema, anche attraverso un'ampia selezione di opere di artisti italiani come Boccioni, Balla, Severini, Depero, Carrà e Sant’Elia.
Con The Power of the avant-garde. Now and then, il BOZAR/Centre for Fine Arts di Bruxelles accende i riflettori su una stagione straordinaria per la produzione artistica in Europa, attivando una serie di parallelismi con i linguaggi contemporanei.
Curata da Ulrich Bischoff e aperta fino al prossimo 22 gennaio 2017, la mostra indaga il concetto di “avanguardia”, a partire dalle connessioni tra guerra e l’arte.
Dall’analisi dei movimenti del cosiddetto “periodo d’oro”, esteso tra il 1895 e il 1920 e interrotto dai drammatici eventi della Prima Guerra Mondiale, il percorso espositivo si interroga sul rilievo che quelle esperienze continuano ad avere per gli artisti dei giorni nostri. Sono 15 gli autori contemporanei selezionati per attivare un confronto con “i colleghi” della avanguardie storiche, scandagliando così le affinità tra le ricerche del secolo scorso e la produzione attuale.
I risultati di questo lavoro di ricerca non mancano di sorprendere, anche soffermandosi sul contributo dei movimenti d’avanguardia che nacquero in seno all’Italia, del quale si può cogliere con vigore la portata innovatrice. The Power of the avant-garde. Now and then accoglie infatti opere iconiche della stagione futurista, tra cui Forme uniche della continuità nello spazio di Umberto Boccioni, un grande dipinto di Luigi Russolo, lavori di Giacomo Balla, Gino Severini, Fortunato Depero, Carlo Carrà e Antonio Sant’Elia.
Oltre i confini nazionali, il percorso di visita prende in esame movimenti come Die Brücke, Der Blaue Reiter, il Cubo-Futurismo russo e la Bauhaus, restituendo gli esiti di quell’epoca con opere, tra gli altri, di Robert Delaunay, Marcel Duchamp, Fernand Léger, Kasimir Malevitch, Natalia Gontcharova, Emil Nolde, Oscar Kokoschka, Paul Klee, Pablo Picasso, Piet Mondriaan e Edvard Munch. Sul fronte dei contemporanei, per citarne alcuni, vengono proposte associazioni con autori di livello internazionali come Olafur Eliasson, Marlene Dumas, Jeff Wall, David Claerbout, Luc Tuymans e Sean Scully.