La Grande Mela è la città in cui scelse di vivere, una volta abbandonata l'Europa. Proprio New York omaggia ora il pittore tedesco Max Beckmann, con un'ampia retrospettiva. E un focus dedicato allo speciale rapporto tra l'artista e la metropoli statunitense.
Indaga il profondo legame che unì l’artista Max Beckmann alla città di New York, la mostra in apertura il 19 ottobre 2016 al Metropolitan Museum of Art. Fino al 20 febbraio 2017, l’istituzione statunitense dedica al pittore originario di Lipsia un’ampia retrospettiva, riunendo insieme tutte le opere eseguite durante il suo soggiorno in città, dove morì nel 1950. A questo corpus di 14 dipinti, si sommano ulteriori 25 opere, risalenti al periodo dal 1920 al 1948 e provenienti da collezioni conservate a New York. La mostra, resa possibile grazie al contributo della Fondazione Isaacson-Draper, presenta inoltre opere iconiche di Beckmann, distribuite per genere; tra esse alcuni autoritratti, dipinti aventi come soggetto le figure femminili, paesaggi e trittici.
Costretto ad abbandonare la Germania all’apice della carriera, a causa della presa del potere dai parte dei nazionalsocialisti, Max Beckmann emigrò dapprima in Olanda: nella terra natale, dove lavorava come docente presso la Städel Art School di Francoforte ed era ben introdotto nei circuiti culturali più influenti dell’epoca, parte della sua produzione venne etichettata come “arte degenerata”. Dopo un intero decennio trascorso ad Amsterdam, nel 1947 scelse di spostarsi negli Stati Uniti, accettando l’offerta di una cattedra temporanea a Saint Louis, nello stato del Missouri.
Un trasferimento destinato a divenire definitivo l’anno successivo, con la decisione di stabilirsi con la moglie a New York City. Grazie agli sforzi di due mercanti d’arte berlinesi, la sua produzione – considerata un’anticipazione dell’Espressionismo – era già conosciuta nei circuiti delle gallerie e dei musei della Grande Mela.
Curata da Sabine Rewald e Natasha Gelman, del Dipartimento di arte moderna e contemporanea del The Metropolitan Museum of Art, la mostra è accompagnata da un programma di iniziative e da un catalogo finalizzati a gettare una nuova luce sul periodo di permanenza di Beckmann a New York e negli Stati Uniti.
[Immagine in apertura: Max Beckmann, Beginning, 1949, The Metropolitan Museum of Art, Bequest of Miss Adelaide Milton de Groot, 1967, 67.187.53a-c © 2016 Artists Rights Society (ARS), New York / VG Bild-Kunst, Bonn]