17 Ottobre 2016
Uno dei più importanti musei tedeschi prende spunto dalla sua collezione per indagare la pittura barocca partenopea, nata prendendo come modello di riferimento il celebre artista italiano.
È un evento da ricordare, quello ospitato dal Museo delle Arti e delle Scienze naturali di Wiesbaden fino al 12 febbraio 2017. La mostra Gli eredi di Caravaggio – Il Barocco a Napoli celebra per la prima volta in un’istituzione museale tedesca le opere più prestigiose e significative della pittura barocca napoletana, debitrice del modello caravaggesco.
Le opere di Luca Giordano e Francesco Solimena in possesso del museo rappresentano il punto di partenza dell’esposizione, che intende evocare il grande impatto generato dall’arte di Caravaggio sulla creatività partenopea. L’arrivo a Napoli di Michelangelo Merisi nel 1606 diede avvio all’epoca barocca nella città costiera, grazie alla potenza della tecnica chiaroscurale caravaggesca e al sapiente uso della luce.
Ispirata a un esempio tanto illustre, prese forma una vera e propria scuola locale di livello europeo, in cui si formarono artisti del calibro di Salvator Rosa, Mattia Preti, Luca Giordano e Francesco Solimena che, insieme a Giovanni Battista Caracciolo, Artemisia Gentileschi e Giuseppe de Ribera, accrebbero la fama della pittura barocca napoletana. La mostra di Wiesbaden raccoglie più di 200 opere firmate da 50 artisti – prestate da numerosi musei internazionali –, che offrono al pubblico la possibilità di ammirare l’evoluzione della scuola partenopea nel solco di Caravaggio.