Dopo un biennio di chiusura per interventi di restauro, la Collezione Gori alla Fattoria di Celle, nella provincia pistoiese, si arricchisce con nuove opere di grandi artisti contemporanei. Destinate a rimanere in forma permanente negli ambienti della villa toscana.
Non ci sono “soltanto” la grande riapertura del Centro Pecci per l’arte contemporanea di Prato e la retrospettiva su Ai Weiwei in corso a Firenze, tra le novità dell’autunno culturale in Toscana: dopo il restauro, anche la Fattoria di Celle di Santomano (Pistoia) è pronta ad accogliere di nuovo i visitatori.
Ultimati gli interventi che ne hanno comportato la chiusura per un intero biennio, il celebre parco d’arte si presenta in una veste rinnovata e implementata.
Giuliano Gori, l’impreditore pratese che nel 1982 ne avviò la costituzione invitando nove artisti a relizzare alcune installazioni ambientali permanenti, ha infatti riaperto le porte della Fattoria di Celle presentando la nuove opere di Stefano Arienti, Hera Büyüktaşçıyan, Daniele Lombardi e Fabrizio Plessi.
Questi interventi vanno ad aggiungersi al nutrito parterre di artisti già presenti, tra cui Daniel Buren, Dennis Oppenheim, Claudio Parmeggiani, Mauro Staccioli, Jean-Michel Folon, Enrico Castellani, Sol LeWitt, Hidetoshi Nagasawa, Anne e Patrick Poirier, Richard Serra e altri ancora per un totale di circa 80 opere a carattere monumentale. L’apertura del percorso espositivo è affidata a Il grande ferro di Alberto Burri.