Dopo il Campanile di Giotto, anche per la volta della Cupola del Brunelleschi sarà disponibile la app Autography: a Firenze si contrasta il vandalismo proponendo un'alternativa "smart" alle scritte sui monumenti: la possibilità di lasciare messaggi digitali, destinati a essere conservati nell'archivio storico dell'Opera di Santa Maria del Fiore.
Bilancio positivo e incoraggiante per i primi 8 mesi dall’introduzione di Autography, il progetto contro gli atti vandalici ai monumenti concepito per il Duomo di Firenze e pronto ad essere esteso anche alla Cupola del Brunelleschi.
Dal lancio dell’iniziativa, infatti, sono stati più di 15mila le scritte e i segni virtuali lasciati sul Campanile di Giotto utilizzando le apposite postazioni digitali; appena nove, invece, i graffiti “analogici” realizzati sulle pareti interne del monumento, opportunamente rimossi dai tecnici specializzati.
Alcuni delle principali attrazioni di Firenze puntano dunque ad arginare il vandalismo anche ricorrendo ad una modalità alternativa e in linea con i tempi correnti, facendo riferimento al digitale e alle sue potenzialità. A differenza degli atti vandalici e dei graffiti, che vengono irrimedialmente cancellati in quanto illegali e dannosi per i monumenti, i singoli contributi e le memorie lasciate dai visitatori impiegando Autography continuano a confluire nell’archivio storico dell’Opera di Santa Maria del Fiore che si prenderà cura della loro conservazione.
Il successo dei primi mesi ha portato l’amministrazione fiorentina a replicare l’iniziativa sulla celebre Cupola del Brunelleschi il prossimo anno: fino all’inizio di febbraio 2017, il simbolo architettonico di Firenze sarà oggetto di un lavoro di pulitura e manutenzione generale.
Al termine, verranno installate le postazioni di Autography; grazie all’app appositamente sviluppata, i visitatori potranno lasciare una memoria del loro passaggio, senza deturpare uno dei capolavori dell’architettura mondiale.