L’artista padovana e il premio Nobel turco hanno dato vita a un progetto che mette in relazione il pensiero umano e le costellazioni, in mostra a Torino e poi a Rovereto nel 2017.
Se le arti visive incontrano la letteratura, il risultato non può lasciare indifferenti. Proprio come avviene con Words and Stars, il progetto avviato nel 2013 dall’artista padovana Grazia Toderi e dallo scrittore turco Orhan Pamuk al fine di realizzare un’opera per il Museo dell’Innocenza fondato proprio da Pamuk a Istanbul.
Il risultato è una trilogia composta da otto proiezioni video che sarà presentata al Mart di Rovereto nell’aprile del 2017. Prima di allora, però, il lavoro a quattro mani incentrato sulle affinità esistenti tra ingenue domande metafisiche e la gioia di guardar le stelle approderà a Torino, in due sedi d’eccezione.
Il 5 e 6 novembre, Infini.to – il planetario di Pino Torinese – ospiterà un’opera realizzata specificamente per la sua cupola: una proiezione video a 360 gradi su schermo emisferico farà immergere il pubblico all’interno di un globo celeste e terrestre, dove la scrittura di Pamuk si mescolerà alle possibili costellazioni create da Toderi. Dal 4 novembre al 16 gennaio 2017, invece, Palazzo Madama a Torino farà da sfondo al dialogo tra il piccolo planetario settecentesco in legno e avorio dell’ebanista Pietro Piffetti e le otto immagini circolari e ovali racchiuse in una grande teca da Toderi e Pamuk.