Attraverso arti visive, teatro e danza, la rassegna in corso al Castello di Susans di Majano riflette sul tema dell'esperienza ludica come prezioso aspetto della vita quotidiana.
Ultimi giorni per scoprire il Festival Maravee Ludo, in corso fino al 6 novembre al Castello di Susans di Majano, in provincia di Udine: un’edizione votata all’interattività e al protagonismo dello spettatore. Il Gioco, tema scelto per il 2016, affrontato con l’attenzione dedicatagli nel tempo da filosofi, sociologi e antropologi, si eleva qui a metafora dell’esistenza quotidiana, tesa fra regole e affermazione individuale.
Interpretato e declinato in dipinti, sculture, videoproiezioni, performance di danza, teatro e musica, e facendo leva sulla più nota analisi antropologica del gioco, inteso come fondamento di ogni cultura e di ogni organizzazione sociale, Maravee Ludo approda al concetto filosofico di “gioco come simbolo del mondo”.
E a suon di simboli suddivide le ambientazioni scenografiche di opere e performance nelle quattro categorie individuate dal sociologo Roger Caillos per classificare i giochi: Competizione, Azzardo, Simulacro, Vertigine. Tutte a scorrimento continuo sui tre piani del maniero friulano, dove la stretta relazione fra opere d’arte visiva e azioni performative è di carattere breve ma intenso.
[Immagine in apertura: Marc Chiat, Pelouche, Courtesy Rebecca Container, Genova]