Marilyn Monroe, l’artista che disegnava a pastello

30 Novembre 2016


Scomparsa all’età di 36 anni, nel 1962, Marilyn Monroe continua ad affascinare e riservare sorprese per un vasto pubblico di estimatori, non soltanto cinefili. Icona di un’epoca, è da decenni al centro di un’autentica venerazione che coinvolge infatti anche i suoi stessi effetti personali.

Ma qual era il suo legame con l’arte?
Sembrerebbe che la mitica Marilyn vivesse una sorta di “relazione duplice” con questo specifico ambito, essendo sia collezionista d’arte – una passione alimentata, ad inizio carriera, dall’acquisto di semplici riproduzioni di opere di Albrecht Dürer, Beato Angelico e Leonardo da Vinci e poi cresciuta di pari passo alla maggiore disponibilità economica – sia un’aspirante artista. Non solo attrice, cantante e modella, dunque, ma anche donna pronta a misurarsi con nuova pratiche.

Lo attesterebbe una serie di lettere, risalenti alla fine degli anni Cinquanta, relative alla sua iscrizione a un corso d’arte per corrispondenza tenuto dalla Famous Artists Schools di Westport, in Connecticut.
Il risultato di questa passione è una collezione di disegni, principalmente eseguiti dalla Monroe con i pastelli e di recente messi all’asta. Sebbene siano privi di data, si stima possano essere stati realizzati proprio come parte integrante del corso d’arte. Questi lavori riproducono, tra gli altri soggetti, un bicchiere di champagne e una silhouette femminile. Desiderosa di accrescere la propria formazione, non solo sul fronte cinematografico, Marylin possedeva inoltre una biblioteca personale con oltre 400 volumi, compresi testi di storia dell’arte, filosofia e scienze.