Le fotografie oniriche di Marco Schifano

23 Novembre 2016


Sono le due nuove serie fotografiche – Ballet e Le spose di Max – di Marco Schifano a confluire nella sua personale milanese, in apertura il 24 novembre, presso lo Studio Giangaleazzo Visconti.

Aperta fino al 24 marzo 2017, questa nuova mostra dedicata al lavoro del fotografo romano rivela gli esiti della sua ricerca sul filone del sogno. In particolare, il dialogo tra tecnologia e natura, tra finzione e realtà, tra messa in posa e naturalezza viene evocato in Ballet attraverso fotografie “elusive e seducenti”, frutto di un lungo processo di realizzazione: scatti dal vivo di rare specie di pesci e fauna marina tropicali, successivamente ricomposti, assegnano una forte identità alle immagini.

“L’immagine finale che risulta da questo meticoloso quanto fantasioso lavoro” – sottolinea nel catalogo Gianluca Ranzi –, “riesce a evocare l’aspetto realistico dell’animale, ma al contempo diviene anche qualcosa di completamente altro, una composizione che, attraverso la brillantezza dei colori, la magia delle forme e dei pattern di righe, delle macule e delle geometrie che spiccano sul fondo nero, assume un sapore onirico e conturbante”. Ne Le spose di Max, il medesimo tema risulta invece declinato a partire dalle suggestioni esercitate sull’autore da La vestizione della sposa, celebre opera di Max Ernst del 1940.

[Immagine in apertura: Marco Schifano, Ballet, 2016. Stampa su carta baritata montata su alluminio, 80 x 80 cm]