Nobuyoshi Araki, dal Giappone a Milano

14 Novembre 2016


Sono oltre 80, le opere selezionate dal curatore Filippo Maggia per la mostra Araki Amore, che accende i riflettori sulla parabola artistica del fotografo Nobuyoshi Araki. Classe 1940, tra i più celebri e controversi artisti del Giappone contemporaneo, alla Galleria Carla Sozzani di Milano sarà protagonista di un percorso espositivo che riunisce lavori in larga parte inediti, relativi all’ultimo biennio.

Fino al 12 febbraio 2017, i temi che contraddistinguono la ricerca di Nobuyoshi Araki – i nudi, il ritratto, le composizioni floreali, la città metropolitana con i suoi ritmi – saranno restituiti attraverso una serie di progetti recenti; in mostra anche tre nuove composizioni, per un totale di oltre 100 polaroid, a colori e in bianco e nero. In occasione di Araki Amore sarà anche presentato, in anteprima italiana, il video-documentario – realizzato nel luglio dello scorso anno a Tokyo – che mostra Nobuyoshi Araki alla prese con una sessione di nudo, accompagnato dalla danzatrice Kaori.

Il fotografo, esponente della generazione di artisti giapponesi che per primi si sono misurati con l’avvio della modernizzazione del Paese, ha legato parte della propria carriera alla figura della moglie Yoko Aoki; nel 1990, anno della sua scomparsa, diede alle stampe la serie Sentimental Journey / Winter Journey, dedicata al suo rapporto con lei. È stato protagonista di pubblicazioni ed esposizioni in tutto il mondo, con mostre al Tokyo Metropolitan Museum of Photography, al Museo Pecci di Prato e alla Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi, solo per citare alcune sedi.