OMA, lo studio di uno degli architetti più famosi al mondo, sarà il "creative mediator" della nuova edizione di Manifesta, la rassegna biennale itinerante che nel 2018 farà tappa a Palermo.
Sarà un ruolo davvero essenziale, quello svolto da OMA – Office for Metropolitan Architecture, il celebre studio olandese fondato da Rem Koolhaas (nella foto in apertura) e improntato da sempre alla sperimentazione e alla ricerca architettoniche, in occasione di Manifesta, la rassegna artistica itinerante ospite di Palermo nel 2018.
Il team è stato selezionato come creative mediator per analizzare le trasformazioni urbane, culturali e sociali che hanno caratterizzato la città siciliana, lavorando gomito a gomito con specialisti di arte contemporanea, sociologia, musica, cinema e, ovviamente, architettura.
Il gruppo, guidato dal partner di OMA Ippolito Pestellini Laparelli, si interfaccerà con la comunità locale, creando una serie di relazioni e sinergie che proiettino sempre più Palermo nello scenario mediterraneo. Un’occasione, quella fornita da Manifesta, per investigare “il ruolo governativo della città e gli effetti che il turismo, la gentrificazione, l’emigrazione e i cambiamenti climatici hanno sulle città contemporanee”. In attesa che, nei primi mesi del 2017, vengano annunciati il concept e il team di esperti di Manifesta 12.