Il Louvre apre alla danza e al movimento nell’arte

8 Novembre 2016


Con The Body in Movement. Dance and the Museum prende il via la seconda stagione espositiva della Petite Galerie del Louvre, la struttura del celebre museo parigino impegnata sul fronte dell’educazione artistica con mostre capaci di “unire la scoperta con il piacere“.
Co-curata dal coreografo Benjamin Millepied e da Jean-Luc Martinez, presidente e direttore del Musée du Louvre, l’esposizione raccoglie un corpus di 70 opere realizzate in un vasto arco temporale, unificate dallo sforzo comune di catturare e rappresentare il movimento. Con importanti prestiti concessi dal Musée Rodin, dal Musée d’Orsay e dal Centre Pompidou, The Body in Movement propone gli esiti di una ricerca artistica che dall’antichità si è estesa fino all’età moderna.

Una speciale attenzione viene riservata alle prospettive lanciate da alcune tappe decisive, tra cui la cronofotografia e la parabola artistica di figure come Degas e Rodin. A questi due autori, in particolare, si riconosce la scelta di orientare il proprio obiettivo verso il mondo della danza, disciplina che intorno al 1900 fu al centro di un’autentica rivoluzione, anche attraverso interpreti passati alla storia come Vaclav Fomič Nižinskij o Loie Fuller. Prendendo le distanze dal balletto classico e gettando le basi per la danza moderna, il repertorio venne notevolmente esteso, fornendo ai pittori una “materia viva” alla quale destinare un rinnovato interesse. Impiegando materiali diversi e tecniche eterogenee, infatti, gli artisti selezionati per The Body in Movement rivelano quanto coreografia ed arti visive possano essere interconnesse.

Non solo gesti come correre, camminare o danzare rientrano nella sfera d’interesse della mostra, ma anche i cosiddetti “movimenti dell’anima”, come il terrore, vengono indagati e decifrati dagli autori presenti. In questo viaggio attraverso la rappresentazione del “corpo in movimento”, secondo lo spirito che le è proprio la Petite Galerie affianca una serie di stimoli per supportare specifici approfondimenti tematici.
Oltre all’azione di mediazione culturale e all’ausilio di testi, l’istituzione francese punta a rendere l’arte pienamente accessibile anche ad un pubblico di non esperti attraverso un’app che raccoglie, per una selezione di opere, i commenti del coreografo Benjamin Millepied. Inoltre, ulteriori opere che affrontano il tema del movimento corporeo confluiscono in un itinerario di visita a cura del Department of Sculptures del Louvre.

[Immagine in apertura: Pierre Paul Rubens, La Kermesse o Noce de village, 1635-1638. Paris, Musée du Louvre]