"Lo schermo dell’arte Film Festival" torna ad animare la città toscana con un ricco calendario di eventi all’insegna del cinema d’artista. Tra gli ospiti anche Pierre Bismuth, Omer Fast e Luca Trevisani.
L’edizione numero nove de Lo schermo dell’arte Film Festival sta scaldando i motori. Dal 16 al 20 novembre, Firenze ospiterà nuovamente la rassegna, diretta da Silvia Lucchesi, che indaga e promuove le relazioni tra arte contemporanea e cinema. Il sipario sulle cinque, intense giornate si alzerà nella rinnovata sala cinematografica La Compagnia, con l’inaugurazione della mostra VISIO. Outside The Black Box, a cura di Leonardo Bigazzi, che raccoglierà le opere dei 12 artisti partecipanti alla quinta edizione di VISIO European Programme on Artists’ Moving Images.
A seguire, i riflettori saranno puntati sull’attesissimo debutto di Where is Rocky II? (nell’immagine in apertura), alla presenza del suo autore, il Premio Oscar Pierre Bismuth, protagonista di un talk giovedì 17 novembre. Quest’anno il Focus on sarà dedicato alla coppia di artisti Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, maestri nel rielaborare materiali d’archivio dei cineasti del passato o scovati nei loro viaggi per il mondo. La sezione Cinema d’artista, invece, vedrà primeggiare Omer Fast, che introdurrà la prima italiana del suo Remainder.
Restando in tema di anteprime, c’è grande attesa per Sudan di Luca Trevisani, all’esordio in Europa dopo l’anteprima mondiale all’Expo Week di Chicago, e per Don’t Blink Robert Frank, con un’intervista esclusiva al celebre fotografo, che ne ripercorre l’epopea creativa. Spazio anche all’anteprima italiana di Eva Hesse, la pellicola firmata da Marcie Begleiter, e a quella di #ARTOFFLINE, diretto da Manuel Correa.
Il festival ha innescato anche quest’anno delle eccellenti collaborazioni. La rinnovata partnership con Palazzo Grassi – Punta della Dogana, cui si aggiunge quella con la Biennale de l’Image en Mouvement (BIM) di Ginevra, è alla base di The Challenge, l’ultimo lavoro di Yuri Ancarani, proiettato il 20 novembre. Si rinnova anche Il dialogo con la Fondazione Palazzo Strozzi e, in occasione della mostra Ai Weiwei. Libero, sarà presentato The Chinese Lives of Uli Sigg di Michael Schindhelm. Infine, nell’ambito della mostra La fine del mondo presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, si terrà la prima italiana di Faux Départ di Yto Barrada.