Il futuro della scrittura a mano in un convegno

23 Novembre 2016


Abilità condivisa da tutti i popoli del pianeta e qualità identificativa dello stile individuale, nell’era digitale la scrittura a mano sta attraversando una fase di completa ridefinizione del suo ruolo. L’evoluzione in corso e le prospettive future sono al centro del convegno milanese promosso in occasione del XXV anniversario della fondazione dell’Associazione Calligrafica Italiana – ACI.

Nelle due giornate del 25 e 26 novembre 2016, organizzate con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Milano, si confronteranno calligrafi, graphic designer, artisti, storici, professori, autori, ricercatori italiani e internazionali. L’iniziativa – a ingresso libero, con iscrizione obbligatoria fino a esaurimento posti – punta a delineare lo stato attuale della scrittura a mano, tracciando gli orizzonti per il prossimo futuro. Senza dimenticare ilo successo che la calligrafia sta riscuotendo negli ultimi anni, gli specialisti del settore si interrogheranno sul ruolo della scrittura nell’età contemporanea, ragionando anche sullo scenario educativo delle prossime generazioni.

Oltre alla presenza di ospiti eterogenei – dal calligrafo inglese Ewan Clayton al text artist americano Brody Neuenschwander; da Peter Greenaway ad Angela Webb, presidente della National Handwriting Association; dalla calligrafa e insegnante Anna Ronchi alla docente di codicologia Adriana Paolini, fino a Luca Barcellona, tra le figure di riferimento nella riscoperta di questa pratica–, il convegno permetterà di apprezzare parte della collezione dell’Archivio di Stato di Milano.
Per l’occasione, infatti, saranno organizzate visite guidate gratuite, alla scoperta di documenti relativi a oltre mille anni di storia della scrittura, tra cui papiri romani, attestazioni medioevali e breviari in scrittura cancelleresca del Quattrocento. Un patrimonio solitamente non accessibile al pubblico.