Combinando musica, architettura, design e tecnologia, uno spazio all'interno del nuovo edificio progettato da Kengo Kuma per il Politecnico federale di Losanna consente ai visitatori di sperimentare un'inedita forma di fruizione dell'archivio del prestigioso Montreux Jazz Festival.
È il nuovo ArtLab di Kengo Kuma, al Politecnico federale di Losanna, la sede di Montreux Jazz Heritage Lab 2, l’installazione permanente che consente agli utenti di approcciarsi in una maniera inedita allo sterminato archivio digitale del Montreux Jazz Festival, tra i più noti a livello internazionale.
All’interno del nuovo Montreux Jazz Café – uno degli ambienti dell’edificio inaugurato lo scorso novembre e destinato ad attività scientifiche e culturali – 15 ricercatori della ECAL – Scuola di Arti Applicate di Losanna e dello stesso del EPFL – Politecnico Federale di Losanna hanno messo a punto un intervento immersivo di grande effetto. L’obiettivo è incoraggiare i visitatori a compiere un memorabile viaggio attraverso 50 anni di storia della musica e 5mila ore di registrazioni audiovisive, prodotte dal festival svizzero.
Accessibile gratuitamente dallo scorso 5 novembre, l’installazione rende fruibile con modalità che puntano al coinvolgimento emotivo anche materiali risalenti al 1967, tra cui esibizioni originali di icone della musica come Ella Fitzgerald, Aretha Franklin o Prince. Divenuto Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2013, questo archivio sonoro può essere ascoltato all’interno di un ambiente provvisto di uno schermo curvo imbottito, costituito da pannelli a forma di diamante.
All’interno di tale set, un sofisticato sistema sonoro provvisto di 32 autoparlanti per audio 3D produce musica on demand. Gli utenti, infatti, hanno a disposizione un innovativo sistema di navigazione che con un semplice tocco consente di scegliere tra oltre 44mila brani, semplicemente scorrendo le opzioni lungo la linea del tempo.
Oltre a questa tecnologica ambientazione, all’interno del Montreux Jazz Café sono state collocate due postazioni per l’ascolto individuale, dotate di tablet per accedere a contenuti aggiuntivi. La digitalizzazione dell’archivio continuerà, incrementando le possibilità fin qui offerte dal Montreux Jazz Heritage Lab 2.
La volontà è quella di favorire l’apertura di nuovi filoni di ricerca, fornire un banco di prova per i giovani progettisti e comprendere le possibilità offerte dai dispositivi immersivi nella valorizzazione di questo straordinario patrimonio musicale.
[Immagini: Montreux Jazz Heritage Lab 2 © Joël Tettamanti]