Fino al 25 giugno 2017, 'The Poetics of Place: Contemporary Photographs from The Met Collection' documenta l'evoluzione del tema del paesaggio nelle rappresentazioni fotografiche. Con opere che dagli anni Sessanta arrivano ai giorni nostri, selezionate da Doug Eklund, curatore del dipartimento di fotografia del Metropolitan Museum of Art.
La nuova mostra del Metropolitan Museum of Art di New York, The Poetics of Place: Contemporary Photographs from The Met Collection, riunisce oltre 40 opere che documentano le modalità attraverso le quali i fotografi si stanno relazionando al tema del paesaggio e dell’ambiente costruito.
L’indagine prende avvio da una serie di scatti, realizzati tra le fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta, che introducono nella rappresentazione della Natura uno sguardo concettuale, mutuato dalla lezione dell’arte minimalista.
Esemplari, in questo senso, le sperimentazioni condotte da Bernd e Hilla Becher, gli autori tedeschi delle ormai iconiche serie fotografie, cui vanno a unirsi preziose stampe di Walker Evans e lavori relativi agli ultimi due decenni del Novecento, nei quali la lezione della Land Art appare pienamente assimilata.
In mostra anche le fotografie di Lothar Baumgarten, Sally Mann, An-My Lê, Toshio Shibata e Carrie Mae Weems; ad attestare la visione delle ultime generazioni sono stati scelti lavori di Matthew Brandt, Roe Ethridge, Sarah Anne Johnson e Wolfgang Staehle.