Nel cuore della Capitale è sorto il nuovo campus dell'Università LUMSA. Al suo interno sono comprese una biblioteca con 150mila volumi, destinata ad oltre 200 utenti, residenze per studenti fuori sede, una caffetteria, una terrazza panoramica, spazi per le funzioni amministrative e persino una palestra.
Collocata in un’area raccolta tra San Pietro, Castel Sant’Angelo e il Lungotevere, la nuova sede universitaria dell’Ateneo è un intervento articolato, per i quali i progettisti hanno agito su un doppio binario. Da una parte, infatti, è frutto di un recupero sia archeologico sia urbanistico; dall’altra non rinuncia a esprimersi con un linguaggio contemporaneo, attraverso il nuovo volume in acciaio, vetro e Corian.
Cuore della nuova sede LUMSA è la biblioteca centrale, intitolata a Giorgio Petrocchi; con uno sviluppo su sei livelli e oltre 150mila volumi conservati, sarà fruibile anche da chi vive nella Capitale, oltre agli studenti.
A firmare il nuovo edificio è lo studio dell’architetto Giuseppe Manara, insieme all’ingegner Maurizio Russo – direzione tecnica LUMSA per l’inquadramento urbanistico, tipologie edilizie, esecuzione dei lavori -, e all’ingegner Mario Di Paola, Ordinario di Scienza delle Costruzioni all’Università di Palermo.
Tenendo sempre alto il livello di tutela e attenzione – un passaggio obbligato, considerando che già durante gli scavi di consolidamento delle fondazioni sono stati portati alla luce oltre 600 reperti – la sede riesce a “consolidare l’esistente, accettando la sfida attuale dell’architettura moderna che si è calata in un contesto architettonico di grande rilievo storico“, come ha illustrato il rettore Francesco Bonini.