A Roma, architettura contemporanea a due passi da San Pietro

19 Dicembre 2016


Collocata in un’area raccolta tra San Pietro, Castel Sant’Angelo e il Lungotevere, la nuova sede universitaria dell’Ateneo è un intervento articolato, per i quali i progettisti hanno agito su un doppio binario. Da una parte, infatti, è frutto di un recupero sia archeologico sia urbanistico; dall’altra non rinuncia a esprimersi con un linguaggio contemporaneo, attraverso il nuovo volume in acciaio, vetro e Corian.
Cuore della nuova sede LUMSA è la biblioteca centrale, intitolata a Giorgio Petrocchi; con uno sviluppo su sei livelli e oltre 150mila volumi conservati, sarà fruibile anche da chi vive nella Capitale, oltre agli studenti.

A firmare il nuovo edificio è lo studio dell’architetto Giuseppe Manara, insieme all’ingegner Maurizio Russo – direzione tecnica LUMSA per l’inquadramento urbanistico, tipologie edilizie, esecuzione dei lavori -, e all’ingegner Mario Di Paola, Ordinario di Scienza delle Costruzioni all’Università di Palermo.
Tenendo sempre alto il livello di tutela e attenzione – un passaggio obbligato, considerando che già durante gli scavi di consolidamento delle fondazioni sono stati portati alla luce oltre 600 reperti – la sede riesce a “consolidare l’esistente, accettando la sfida attuale dell’architettura moderna che si è calata in un contesto architettonico di grande rilievo storico“, come ha illustrato il rettore Francesco Bonini.