Il grande progetto di rigenerazione urbana inaugurato due anni fa da Foqus – Fondazione Quartieri Spagnoli ha dato i frutti sperati. Coinvolgendo anche il celebre artista campano, autore dell’installazione sonora che animerà il cuore della città.
Da sempre un tassello particolarmente delicato della trama della città, dal 2014 i Quartieri Spagnoli di Napoli hanno ricevuto un nuovo impulso vitale. Complice l’appassionato lavoro di Foqus – Fondazione Quartieri Spagnoli, impegnata in un’attenta impresa di riqualificazione all’interno dell’ex Istituto Montecalvario.
Un nuovo approccio alle politiche sociali ha consentito alla Fondazione di promuovere attività formative rivolte a giovani e donne in un’ottica auto-imprenditoriale, creando 136 nuovi posti di lavoro, ospitando 22 imprese indipendenti, pubbliche e private, all’interno di una realtà produttiva composta da industrie culturali, creative, dedicate alla cura della persona – come Argo, il nuovo centro di eccellenza per l’abilitazione di bambini e ragazzi in condizione di disabilità sociale – e aprendo le porte a 400 ragazzi dell’Accademia delle Belle Arti.
Questi e altri successi saranno presentati al pubblico il prossimo 17 dicembre nell’arco dell’iniziativa Porte Aperte, preceduta da due giorni di performance e mostre. Tra gli eventi in programma spicca l’inaugurazione dell’opera inedita e permanente di Mimmo Paladino, a cura di Eduardo Cicelyn: la scultura sonora Ho perso il conto, accompagnata dalle luci di Cesare Accetta e dai suoni del compositore Pasquale Scialò.
Macchina della festa, obelisco o guglia o giglio, la scultura di Paladino si ergerà nel cuore dei Quartieri Spagnoli come un sogno o un incantesimo barocco. Un’opera ad alto contenuto partecipativo, per la cui realizzazione sono stati coinvolti alcuni giovani del Centro per la disabilità di Foqus, sotto la supervisione dei Maestri Artigiani di Nola dell’Antica Bottega d’Arte di Giuseppe Tudisco.