Dai crimini di guerra agli attacchi terroristici, dai furti alle esportazioni illecite, la consueta mostra di Natale degli Uffizi accende i riflettori sul tema della tutela e sull'opera meritoria del Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri.
Si rinnova con La Tutela Tricolore. I custodi dell’identità culturale, il tradizionale appuntamento espositivo natalizio delle Gallerie degli Uffizi. Fino al 14 febbraio 2017, gli ambienti dell’Aula Magliabechiana – d’ora in poi impiegati esclusivamente per le mostre temporanee dal principale museo fiorentino che, con questa occasione, li presenta al pubblico – accolgono un’esposizione che incoraggia i visitatori a riflettere “sul ruolo che l’arte pubblica riveste per la collettività e sulle strategie specifiche che si sono sviluppate nel sistema italiano, dalla Seconda Guerra mondiale in poi, per la sua protezione e il suo recupero“, come illustrato dal Direttore Eike D. Schmidt.
Le opere esposte si fanno infatti portatrici di una narrazione che ne oltrepassa il singolo valore artistico, per restituire drammatici avvenimenti storici, capaci di imprimere sul patrimonio culturale nazionale tracce spesso indelebile. Ripercorrendo l’arco temporale che dalla Seconda Guerra mondiale arriva ai giorni nostri – tra atti di terrorismo, conflitti bellici, furti con scopo di lucro, esportazioni illecite connesse con le attività delle organizzazioni criminali – La Tutela Tricolore punta anche a fare luce sulle ragioni che hanno condotto alla creazione del Comando Tutela Patrimonio Culturale dell’Arma dei Carabinieri.
L’Italia, caso unico al mondo, dispone infatti di un corpo di polizia “specializzato”, il cui contributo in quasi mezzo secolo di attività si è rivelato determinante in termini di difesa e recupero dei beni culturali del Paese.
Diretto e curato da Eike D. Schmidt – con Fabrizio Paolucci, Daniela Parenti e Francesca De Luca -, il percorso espositivo si articola in otto sezioni. Accanto a opere provenienti dalla collezione permanente degli Uffizi, come la Madonna col Bambino di Masaccio, Ercole e l’idra di Pollaiolo e il Pigmalione e Galatea di Bronzino e molti altri – sono presenti lavori concessi dal Sacrario delle Bandiere delle Forze Armate, dal Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, da Villa Adriana a Tivoli, dalla Direzione Generale Archeologia Belle Arti e Paesaggio Mibact, da Museo Civico di Montepulciano e da altre istituzioni.
Singolare, infine, la vicenda legata all’Adorazione dei Pastori di Dono Doni di Assisi proveniente dalla Pinacoteca Civica di Bettona: quando le richieste di prestito delle opere per realizzare questa esposizione avevano raggiunto i destinatari, il terremoto dello scorso ottobre danneggiò gravemente l’opera. La tavola è stata quindi adottata dall’organizzazione della mostra che, finanziandone il restauro, ha permesso di cancellare subito le ferite inferte dal sisma.
[Immagine in apertura: Arte romana, Vibia Sabina, II secolo d.C., marmo; Tivoli, Villa Adriana, Antiquarium del Canopo]