Accendere una luce sulle zone terremotate e dare vita a una raccolta fondi, per recuperare il patrimonio artistico danneggiato: è duplice lo scopo del progetto artistico 'Lightquake', al via questo weekend nello splendore della Rocca Albornoziana, l’imponente fortezza di Spoleto.
Sarà l’iconica e maestosa Rocca Albornoz di Spoleto – sede del Museo Nazionale del Ducato di Spoleto – ad ospitare Light in the Stone, l’opera dell’artista Sebastiano Romano con la quale prende il via il progetto artistico Lightquake. L’iniziativa – ideata dalla Direttrice alla Rocca Rosaria Mencarelli, con la cura e direzione artistica dell’architetto Gisella Gellini e della storica dell’arte Claudia Bottini – è stata concepita per riaccendere da subito i riflettori sulle aree colpite dal terremoto del Centro Italia e sul loro patrimonio artistico. Proprio per questo, si lega a una campagna di crowdfunding che sarà attivata nel mese di gennaio 2017.
La prima fase di Lightquake prenderà avvio sabato 17 dicembre 2016 con un incontro-evento al termine del quale avverrà l’accensione dell’opera di Sebastiano Romano. Nella stessa giornata, sempre a Spoleto, a Palazzo Collicola Arti Visive sarà inaugurata la biblioteca Giovanni Carandente. Al suo interno sono raccolti 30mila volumi di arte moderna e contemporanea, materiale multimediale, una fototeca e tre fondi archivistici, carte e documenti dello scultore spoletino Leoncillo Leonardi e altre testimonianze: si tratta della prima apertura di questo tipo dopo il sisma dei mesi scorsi, in quest’area.
La prospettiva di Lightquake si estende inoltre guardando già al prossimo anno: per il Natale 2017, infatti, Spoleto sarà illuminata dalla prima mostra di Light Art in Umbria. A questa collettiva prenderanno parte artisti della luce – Nino Alfieri, Marco Brianza, Giulio De Mitri, Nicola Evangelisti, Federica Marangoni, Johannes Pfeiffer, Carlo Dell’Amico, Ugo Piccioni, Saverio Mercati, Lucia Rotundo, Maria Savino -, i cui lavori sostituiranno le classiche luminarie.