Uno dei più famosi musei partenopei rinnova la tradizione dei presepi firmati da autori contemporanei. Stavolta tocca all’artista cherokee interpretare un soggetto che affonda le radici nella cultura napoletana.
Dopo Giosetta Fioroni è Jimmie Durham – artista, scrittore e attivista di origini americane – a raccogliere l’invito del Museo MADRE di Napoli a realizzare un presepe usando il linguaggio della creatività contemporanea.
Presentato al pubblico lo scorso 22 dicembre, Presepio – questo il titolo dell’opera concepita e creata appositamente per il museo campano – è entrato a far parte della collezione del MADRE nell’ambito del progetto avviato nel 2013 Per_formare una collezione, rispettando le caratteristiche del presepe napoletano.
Rivolgendo una particolare attenzione alla materia – in linea con la propria poetica – Jimmie Durham ha dato vita a una configurazione classica, nella quale la nascita del bambino Gesù è ambientata sullo sfondo della città contemporanea, senza rinunciare ad alcuni personaggi essenziali come l’angelo messianico e il salvifico pescatore.
Le materie prime utilizzate – soprattutto marmo e legno policromo – evocano la storia di una delle più antiche tradizioni artigianali partenopee, pur inserendosi nel solco creativo dell’artista. La pietra, infatti, è mantenuta allo stato grezzo, mentre al legno, al corno e al bronzo sono stati aggiunti semplici tocchi di colore e frammenti di pelle e tessuto, rispettando l’aura di arcaica spiritualità ben presente nelle opere di Durham.
[Immagine in apertura: photo Amedeo Benestante]