Terzo appuntamento veneziano con la rassegna dedicata alle pratiche performative. Più di ottanta artisti internazionali si misurano con il tema del corpo, sullo sfondo della città lagunare.
Apre i battenti la terza edizione della Venice International Performance Week, in programma fino al 17 dicembre tra le stanze dello European Cultural Centre a Palazzo Mora e Palazzo Michiel, nel cuore di Venezia. Il titolo della rassegna curata da VestAndPage – Fragile Body – Material Body (Corpo Fragile – Corpo Materiale) – chiude il cerchio di una ideale trilogia iniziata nel 2012 e proseguita nel 2014.
Più di 80 artisti internazionali – affermati ed emergenti – fanno luce sulle tendenze della performance contemporanea, innescando un dialogo tra attualità e passato recente.
Azioni dal vivo, conferenze, incontri, installazioni e video animano un’intensa settimana di approfondimenti sui temi dell’autenticità, della vulnerabilità, del rapporto con l’altro, nell’ambito di una riflessione attorno al corpo del performer e al legame tra dimensione fisica e sfera mentale.
Farà da traino l’immancabile coinvolgimento del pubblico, aspetto essenziale della pratica performativa. Tanti gli ospiti d’onore, come Franko B, Orlan e Stelarc, mentre i lavori in mostra portano la firma di Marina Abramović, John Baldessari, Sophie Calle, Mona Hatoum, Paul McCarthy, Ana Mendieta, Pipilotti Rist, Demetrio Stratos, Lawrence Weiner e Bill Viola, solo per citarne alcuni.
[Immagine in apertura: Mike Parr, BDH, 2016. Performance documentation of an action, 17 March 2016. Installation view at Carriageworks for the 20th Biennale of Sydney. Courtesy the artist and Anna Schwartz Gallery, Melbourne. Photo by Tim da Rin]