Sono cinque i finalisti che si stanno contendendo uno dei piedistalli più famosi al mondo. Chi di loro si aggiudicherà l’accesso al Fourth Plinth, nel cuore di Trafalgar Square?
È un punto di riferimento internazionale, fonte di ispirazione anche per il progetto annunciato pochi giorni fa dalla High Line newyorkese. Stiamo parlando del Fourth Plinth di Londra, il piedistallo costruito nel 1841 per accogliere la statua di William IV, oggi ospite di installazioni di arte pubblica, nella splendida Trafalgar Square.
Come di consueto dal 1998 a oggi, un gruppo di artisti si contende l’accesso all’ambito piedistallo, presentando un’opera destinata ad animare una delle piazze più famose al mondo. Sono cinque gli artisti in lizza per il Fourth Plint nel 2018 e nel 2020, celebrando anche il ventennale dell’iniziativa.
A marzo 2017 saranno proclamati i vincitori del prestigioso riconoscimento, i cui nomi si nascondono fra quelli di Huma Bhabha, Damian Ortega, Heather Phillipson, Michael Rakowitz e Raqs Media Collective. Autori di altrettante proposte installative, i cinque artisti evocano nelle loro opere temi molto diversi, ma ugualmente attuali.
Si va dal supereroe fantascientifico e pop di Huma Bhabha alla scultura deliberatamente precaria di Damian Ortega, dall’inquieta esuberanza visiva suggerita da Heather Phillipson all’installazione di Michael Rakowitz, che evoca uno dei simboli distrutti dall’Isis nel 2015. Senza dimenticare l’efficace riflessione sul potere offerta da Raqs Media Collective.
[Immagine in apertura: Michael Rakowitz, The Invisible Enemy Should Not Exist, 2016, photo James O. Jenkins, courtesy the artist]