Riprenderà a febbraio il programma di conferenze 'Generazione: a call from Rome' ospitato presso la Casa dell'Architettura di Roma. Al progetto si lega una mostra, in corso a New York, che fa luce sui 13 studi di architettura guidati da progettisti nati negli anni '80.
La mostra Re-Constructivist Architecture, in corso alla Ierimonti Gallery di New York, e il ciclo di incontri che, da febbraio, si terranno presso la Casa dell’Architettura di Roma dal titolo Generazione: a call from Rome concentrano entrambi il proprio interesse sugli studi fondati da architetti nati negli Ottanta.
Curata da Jacopo Costanzo e Giovanni Cozzani, con Giulia Leone, la rassegna statunitense si focalizza sull’attività di 13 realtà internazionali – AM3, fala atelier, False Mirror Office, Fosbury Architecture, Adam Nathaniel Furman, jbmn, MAIO, PARA Project, Parasite 2.0, Point Supreme, Something Fantastic, UNULAUNU e Warehouse of Architecture and Research – invitate a misurarsi con il medesimo tema. Il percorso espositivo propone infatti gli esiti di indagini specifiche, in cui ciascun team o singolo progettista si è espresso sul tema di un’abitazione per la campagna romana.
Accanto a queste sperimentazioni, Re-Constructivist Architecture affianca una selezione di opere di COOP HIMMELB(L)AU, Peter Eisenman e Bernard Tschumi.
Inoltre, da febbraio, riprenderà il programma di conferenze promosso dal Comitato Tecnico Scientifico della Casa dell’Architettura, con la Consulta Giovani Architetti Roma e la curatela di Jacopo Costanzo. Dopo gli incontri con Fosbury Architecture e Parasite 2.0, nei mesi scorsi, tutti gli studi di architettura al centro della mostra newyorkese si susseguiranno con singole lectures. L’obiettivo del ciclo Generazione: a call from Rome è tratteggiare “un’istantanea generazionale di un gruppo di architetti nati negli anni ’80”.