Ultimi giorni di tempo per visitare la rassegna intitolata all’artista americano da uno dei più celebri musei del suo Paese d’origine. Un efficace panoramica su una carriera ispirata alla multidisciplinarietà.
È ospite di The Geffen Contemporary at MOCA, Los Angeles, la prima retrospettiva nordamericana dedicata a uno degli artisti più emblematici dell’epoca attuale. Fino al 15 gennaio, Doug Aitken: Electric Earth ripercorrerà la carriera del suo protagonista offrendo al pubblico l’occasione di ammirare alcune delle sue imponenti installazioni, costruite attorno alle immagini.
Interessato all’incontro fra le varie discipline creative, nel corso degli ultimi vent’anni Aitken ha sperimentato un’ampia gamma di linguaggi visivi – dal cinema alla fotografia fino alla scultura –, dando vita, tra gli altri interventi, alle celeberrime installazioni multicanale dal forte valore immersivo.
La mostra californiana, frutto di un dialogo serrato con l’artista, riunisce una serie di opere capitali realizzate da Aitken nel corso dei decenni e dominate da una riflessione sullo scenario post-industriale e sul paesaggio urbano. Non mancano i collage e i disegni – esposti più raramente –, gli interventi di graphic design e i libri d’artista.
La rassegna segue la logica di uno dei più recenti lavori di Aitken, Station to Station (da cui è tratta l’immagine in apertura), un progetto itinerante che esplora le innumerevoli potenzialità dell’arte e trae linfa dai legami fra le varie discipline creative. Privilegiando la dimensione del dialogo e del confronto.