A 150 anni dalla pubblicazione delle leggi di Gregor Mendel, la nuova mostra ospitata dal Palazzo delle Esposizioni di Roma combina differenti linguaggi per affrontare i temi della genetica e della genomica. Delineando i traguardi futuri offerti dalla clonazione, della medicina personalizzata, dell’ingegneria genetica e della biologia sintetica.
Con DNA. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica, il Palazzo delle Esposizioni di Roma propone l’affascinante racconto dell’evoluzione della genetica.
Aperta fino al 18 giugno 2017, la mostra celebra i 150 anni dalla pubblicazione delle leggi di Gregor Mendel, il frate agostiniano cresciuto in un piccolo villaggio della Moravia che fu anche naturalista e studioso.
In 7 sezioni espositive, la grande rassegna internazionale, al via lo scorso 10 febbraio, si inserisce nel filone delle esposizioni scientifiche già realizzate al Palazzo delle Esposizioni e si avvale di un Comitato scientifico composto da scienziati, accademici e ricercatori, di cui ben cinque premi Nobel, nei campi dell’evoluzione umana, della genetica, dell’antropologia, dell’etica, della demografia, della storia e filosofia della scienza.
Proprio per questo, il percorso esposto di DNA. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica si snoda attraverso narrazioni testuali, oltre 90 reperti originali – molti dei quali esposti per la prima volta in Italia – video, apparati iconografici, ricostruzioni spettacolari, in un allestimento immersivo e interattivo capace di avvicinare anche il grande pubblico alla scienza, attraverso scelte museali aggiornate.
[Immagine in apertura: Selezione di calchi in gesso dell’antropologo Lido Cipriani, tra i firmatari del Manifesto della Razza del 1938, Museo di Antropologia, Università degli Studi di Padova, Collezione Cipriani]