Ripercorre la passione che Levi testimoniò per il proprio mestiere di chimico e per l'avventura del lavoro in generale, l'appuntamento in programma giovedì 16 marzo al grattacielo Intesa Sanpaolo di Torino. L'attore Fabrizio Gifuni leggerà pagine selezionate di opere dell'amato autore, scomparso 30 anni fa.
Dopo Gioele Dix e Sonia Bergamasco, il ciclo di letture promosso a Torino, in occasione del trentennale della scomparsa di Primo Levi, si chiude con la partecipazione di Fabrizio Gifuni (ritratto nella foto in apertura di Filippo Vinicio Milani). L’iniziativa curata da Giulia Cogoli, sostenuta da Intesa Sanpaolo e ospitata nell’Auditorium Grattacielo Intesa Sanpaolo Torino, è un omaggio al “narratore, uomo di scienza e pensatore di rango internazionale“, nato nel capoluogo piemontese nel 1919.
Nel corso degli ultimi 30 anni, il suo nome si è profondamente legato alla drammatica esperienza vissuta in prima persona ad Auschwitz, dramma del quale è stato testimone e straordinario narratore. Primo Levi, “un classico contemporaneo”, letto e amato in tutto il mondo, verrà dunque riproposto dall’interpretazione e dalla voce dell’attore Fabrizio Gifuni. L’appuntamento, a ingresso gratuito, sarà introdotto da Domenico Scarpa.
La sera di giovedì 16 marzo, l’attore leggerà dunque pagine selezionate de Il sistema periodico, L’altrui mestiere, La chiave a stella e la poesia Le pratiche inevase. Premiato con il David di Donatello, Nastro d’Argento e il Premio Vittorio Gassman per la pellicola Il Capitale umano di Paolo Virzì, Gifuni affianca la presenza a teatro, al cinema e in televisione, con l’attività di autore.