Fino al 16 luglio 2017, la vasta produzione dell'architetto, designer e artista Marcello Morandini viene indagata da un'ampia mostra promosso dalla Fondazione Morandini e ospitata dal Museo MA*GA di Gallarate. Un viaggio nel design e nella progettazione, dagli anni Settanta a oggi.
Sono oltre 200 le opere con il cui il Museo MA*GA di Gallarate, in provincia di Varese, rende omaggio all’artista, designer e architetto Marcello Morandini. Originario di Mantova, dove è nato nel 1940, viene indagato dalla rassegna attraverso disegni, sculture, progetti di architettura, rendering e modelli e prodotti di design, realizzati tra la metà degli anni Sessanta e i giorni nostri.
Marcello Morandini. Il bianco il nero – questo il titolo della mostra, aperta dal 12 marzo al 16 luglio 2017 – riunisce opere provenienti dalla Fondazione e Museo Marcello Morandini, rivelando in forma congiunta gli esiti di una carriera contraddistinta dal rigore geometrico e dal minimalismo cromatico.
Come indicato a riguardo dallo stesso Morandini, si tratta di “lavori che sono stati e sono il frutto parziale di una ricerca “calvinista”, che ha segnato nel tempo anche il mio carattere. Quella del MA*GA non vuol essere una retrospettiva classica ma un’esposizione da sfogliare e leggere lentamente, non necessariamente parole ma, in questo caso, “forme” realizzate in anni diversi che qui s’incontrano per raccontare la loro semplice storia”.
Il percorso espositivo, curato da Marco Meneguzzo ed Emma Zanella, è organizzato secondo nuclei tematici e documenta varie principali della produzione. Tra queste, un particolare rilievo viene assegnato alle numerose partecipazioni a mostre e fiere internazionali, tra cui la XXXIV Biennale d’Arte di Venezia nel 1968, Documenta 6 a Kassel nel 1977 e la XLII Biennale Arte e Scienze di Venezia nel 1986. Con uno sguardo a tutto campo, la mostra indaga anche il campo del design, a partire dalle collaborazioni con numerose aziende svizzere, tedesche, giapponesi e italiane, e quello architettonico, con i progetti realizzati in Germania, Singapore e Malesia e a Varese, città d’adozione dell’artista e architetto.