È la contaminazione tra differenti tipi di arte, linguaggi, forme, il concetto chiave di 'Body’s Contaminations', la mostra con cui il nuovo spazio espositivo NUMEN gallery, nei pressi del Colosseo a Roma, accende i riflettori sulla produzione dell'artista Alessandro Risuleo.
L’ultima serie fotografica realizzata dell’artista romano Alessandro Risuleo, Body’s Contaminations, è al centro della mostra omonima in corso allo spazio espositivo NUMEN gallery, nel cuore della Capitale. Nei lavori esposti, il corpo viene “contaminato” da altri corpi o da frammenti cromatici, con il risultato che a essere esaltate sono solo alcune parti.
Inoltre, a sollecitare l’osservatore, spingendolo oltre la bidimensionalità dell’immagine, Risuleo ha concepito ARTScan, un’applicazione di realtà aumentata a disposizione dei fruitori. Infatti, attraverso i propri smartphone, i visitatori possono interagire in modo diretto con le fotografie: “Le immagini che compongono il progetto – ha illustrato dall’artista – se inquadrate tramite un dispositivo, prendono vita e diventano parte di un’animazione che racconta qualcosa in più rispetto a quello che si può vedere a occhio nudo”.
Il risultato del processo visivo attivato dall’artista è un isolamento del “corpo da un contesto più narrativo in cui le sue parti si presentano in una sospensione dell’immagine tra presenza e assenza. Le sue fotografie – ha illustrato Simona Cresci nel testo critico che accompagna la mostra – osservate nel loro insieme, si mostrano come delle storie a sequenza volutamente sospese, frammentarie e in bilico”.